Offrire una rosa
dicendo che la stima
è anche inclusa
Fare soffiare il vento
dandogli come pegno
un abbraccio da depositare
senza alcun ritegno
Scrivere delle parole
credendole ancora nuove
e farle rigenerare
negli occhi di colui
che magari leggendole si commuove
Sciogliere i nodi dentro
e liberare infine
il canto di un amore puro
che mai si trasformerà in rimpianto
Le tracce del silenzio
Qualche volta il silenzio è l’espressione più efficace per comunicare ciò che pensiamo, sentiamo.
Quando troppe parole , spesso insensate e fasulle, occupano lo spazio tra i parlanti un buon , lungo silenzio può aiutare ad azzerare tutto e ricominciare con una nuova , fresca sensibilità.
Il silenzio come brezza rigeneratrice del pensiero e della disponibilità verso l’altro e non il silenzio , ostilità repressa che nasconde la voglia di annullare l’altro e la sua essenza.
Troppe volte le parole affastellate con cupidigia e desiderio di farsi notare ,sembrano montagne di rifiuti intimi , secrezioni purulente di esseri che attraverso strane costruzioni iperboliche impregnano il nostro cervello e quasi lo inquinano …
Non serve annullare l’effetto dannoso di tante parole tossiche con altre parole, perché il risultato è , a sua volta , una malattia visibile della scrittura, una sorta di deviazione dal suo corso naturale per divenire arma, impropria, di conflitto fra anime…
Sorvolo i crepacci del silenzio
della mia memoria in fiamme
io , piromane della mia vita
che non so più mantenere verde
Avvolgo con strati di silenzio
l’essere che mi ha generato
che scivola ineluttabilmente
verso il baratro della fine
tengo la sua mano
sapendo che niente potrà ancorarla
Assemblo pezzi di realtà
con la colla della fantasia
e il tutto prende la consistenza
di un Nulla magrittiano
Ieri , ho perso la chiave
per il mio futuro…
seconda versione
Ho perso la chiave del futuro.
Sorvolo crepacci di silenzio
della memoria in fiamme
io, piromane della mia vita
che non so più mantenere verde
Avvolgo con strati di silenzio
l’essere che mi ha generato
mentre scivola ineluttabilmente
verso il baratro della fine
tengo la sua mano
sapendo che niente potrà ancorarla
Assemblo pezzi di realtà
con la colla della fantasia
e il tutto prende la consistenza
di un Nulla magrittiano
Miroirs salés
Je recueille la rosés de vos coeurs
sur le miroir de mon indifference
et au matin
la sel de la tristesse
me rappelle
des autres la recherche sans espoir
J’avais un souffle brise et un’ envie de vivre
eau cristalline jalissante
qui trempait, pacifique
les instants de mes jours
Trop simple
de faire avancer le désert de l’oubli
sur les oasis des sentiments
J’avais un souffle brise
et une envie de vivre
eau cristalline jaillissante
pacifique
qui trempait les instants
de mes jours
Trop de mots
conjugués aux hyperboles
ont laissé les cicatrices du Néant